Sono professori ordinari, professori associati, ricercatori, assistenti, dottorandi, segretari, uscieri, portinai. Si agitano in aule affollate, edifici storici, corridoi e biblioteche della fantasmatica “Facoltà di Sociologia delle Lingue Morte” di un’immaginaria università italiana che vuole a tutti i costi scalare la classifica delle università mondiali per aggiudicarsi più fondi. Ogni giorno si scontrano con un esercito di studenti che vengono da tutta Italia, alcuni si fermeranno gli anni necessari a finire gli studi, altri rimarranno impantanati per molti anni. Gli studenti e i professori sono costretti a condividere, in un gioco comico di relazioni forzate, gabinetti, aule, corridoi, tempo, progetti di vita, aspirazioni e incubi.