In aprile, la primavera si risveglia e tutto diventa più verde.
Finalmente molte opere audiovisive prendono vita e vengono distribuite nelle sale e nei festival per il pubblico. Ecco alcune nuove uscite certificate Green Film per il mese di aprile:
Prodotto da Stefilm International, Era Film, con Rai Cinema. Regia di Virginia Eleuteri Serpieri. Nelle sale dal 4 aprile. Una coproduzione italo-lituana che affronta il tema della memoria, del lutto e di un amore salvifico.
Roma si offre indifferente agli occhi dei Romani e seducente a quelli meravigliati dei turisti: la luce morbida, soffusa e malinconica dell’autunno avvolge la città. Teresa si è lasciata andare nel Tevere e Virginia, la figlia, la cerca ricostruendo traiettorie senza tempo nel cuore della città e del suo fiume e delle sue acque. Roma si trasfigura in Amor, il “pianeta della cura”, che accoglie Teresa, in una dimensione magica dove il passato, il presente e il futuro si mescolano in un affresco dolente e d’incanto. La Roma del fiume e dell’acqua si intreccia con quella dei labirinti della mente, delle profondità dei legami tessuti dall’arte e da ciò che non può morire.
Prodotto da Funicular Films, Nanouk Films. Diretto da Aina Clotet, Mar Coll, Celia Giraldo, Sara Fantova.
Prima serie a ottenere la certificazione Green Film in Spagna, This is not Sweden ha ottenuto il Prix Europa 2023 per la migliore serie televisiva di fiction dell’anno e il 6 aprile 2024 ha aperto il Cannes International Series Festival.
Per crescere le loro figlie in modo più autentico e lontano dalle rispettive infanzie dolorose, Mariana e Samuel si trasferiscono in un quartiere di montagna di Barcellona, dove trovano una comunità di persone con aspirazioni simili. Tuttavia, quando un tragico evento scuote il quartiere, mandando in frantumi i loro sogni, le convinzioni di Mariana e Samuel iniziano a sgretolarsi, la paura prende il sopravvento e i due si avvicinano pericolosamente a ciò da cui stavano cercando di fuggire.
“Il cassetto segreto” è una coproduzione italo-svizzera: prodotto da Indyca, Luce Cinecittà e Rai Cinema, il documentario è stato girato in Sicilia dalla regista italiana Costanza Quatriglio, è stato presentato in anteprima nella sezione Forum del 74° Festival Internazionale del Cinema di Berlino, e sarà nelle sale dal 18 aprile.
Nel gennaio 2022 la regista Costanza Quatriglio torna nella casa dov’è cresciuta, chiusa da tempo, e apre le porte ad archivisti e bibliotecari per donare alla Regione Siciliana l’universo di conoscenza appartenuto al padre giornalista. È la biblioteca e l’archivio di Giuseppe Quatriglio, firma storica del Giornale di Sicilia e di altre importanti testate, scrittore, saggista e amico di uomini di cultura del Novecento. La memoria personale e la memoria collettiva si mescolano in un fitto dialogo tra presenza e assenza. Dal “cassetto segreto” escono i ricordi di un papà e di una bambina. Ma anche inaspettati la voce di Carlo Levi, i ricordi di Jean Paul Sartre, la stretta amicizia con Leonardo Sciascia. E le foto di Anna Magnani, Cary Grant e Ingrid Bergman, l’auto scatto mancato con Enrico Fermi, e quel disegno di Renato Guttuso e i pomeriggi con il poeta Ignazio Buttitta…
Prodotto da Ginko Film, Elda Productions, il documentario è stato girato in Sicilia dal regista francese François-Xavier Destors e dal geografo siciliano Alfonso Pinto.
Selezionato al Fipadoc, menzione speciale al Festival dei Popoli, il documentario arriverà nelle sale dal 18 aprile con una tournée che partirà dalla Sicilia:
“Meglio morire di cancro che di fame” è il tragico motto che si può sentire sulla spiaggia siciliana di Priolo. All’ombra della splendida Siracusa batte il cuore di uno dei più grandi complessi petrolchimici d’Europa. A settant’anni dall’arrivo delle prime raffinerie, questo territorio sembra essere stato abbandonato a sé stesso e all’inquinamento del cielo, della terra e del mare. Costruito attorno agli abitanti che resistono e a quelli ridotti invece al silenzio e alla rassegnazione, il film TOXICILY si avventura sulle tracce di una zona sacrificata sull’altare del progresso, della modernità e della mondializzazione.
Prodotto da Orisa Produzioni, Ghosts City Films e diretto da Daniela Porto e Cristiano Bortone, il film affronta il tema della discriminazione nel dopoguerra ed è stato presentato in anteprima al Bifest – Bari International Film Festival 2024, dove è stato premiato con il premio “Giuliano Montaldo” per la migliore regia e il premio “Mariangela Melato” per la migliore attrice (Ludovica Martino).
Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, in un piccolo paese della Calabria, una storia di amicizia, un percorso di crescita di una donna e una sfida contro il pregiudizio.