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Il premio Green Film al Trento Film Festival

Maggio 2, 2024

Anche quest’anno, in occasione della 72esima edizione del Trento Film Festival, è stato assegnato il premio Green Film al film che meglio esprime i valori e le pratiche della protezione e della sostenibilità ambientale, con particolare attenzione all’ambiente montano e ai cambiamenti climatici.  
Il premio Green Film è stato istituito nel 2021 dall’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente e da Trentino Film Commission, in virtù di una sempre più crescente attenzione verso i temi della sostenibilità ambientale nel settore dell’audiovisivo.

A questa 72esima edizione del Trento Film Festival, il Premio Green Film va a The Ice Builders  di Francesco Clerici e Tommaso Barbaro (Italia/2024 /15’).

Ph. Alessio Biagini

Sulla catena dell’Himalaya, nella remota e desertica valle montana dello Zanskar, le popolazioni locali sono sempre state dipendenti dai ghiacciai che, sciogliendosi durante la primavera, offrivano la quantità d’acqua necessaria per la coltivazione e la vita. Oggi, in una lotta impari contro il cambiamento climatico, i ladakhi costruiscono ghiacciai artificiali per contrastare la carenza d’acqua in primavera e contribuire alla ricarica delle falde acquifere. 

Questa la motivazione della giuria composta da Marco Niro, Lavinia Laiti e Linnea Merzagora: «Raccontato in modo efficace e coinvolgente, sensibilizza su una particolare strategia di adattamento climatico dal basso, basata sulla conoscenza locale di una comunità montana che ha pienamente compreso la necessità di cambiare paradigma per aver vissuto le conseguenze della crisi climatica sulla propria pelle».  

Oltre al Premio Green Film, la giuria ha assegnato anche una menzione speciale a Bergfahrt di Dominique Margot (Svizzera/2023/97′) con la seguente motivazione: Uno sguardo a 360 gradi sulla montagna, su cosa è, cosa significa, come la stiamo trasformando e modificando. Un approccio olistico basato su sguardi diversi, scientifici, artistici, filosofici, esistenziali. Immagini suggestive, talvolta sorprendenti, per scoprire che la montagna vive. E dunque può anche morire

La montagna chiede aiuto. Per quanto tempo ancora? Dopo anni di turismo di massa sulle Alpi, sta lentamente avendo luogo un ripensamento. Ricercatori, artisti o filosofi, in molti cercano di avvicinarsi all’essenza della montagna in modi nuovi. Ognuno di loro è portatore di diversi approcci, spesso contrastanti, ma fondamentali in questo periodo storico cruciale, nel quale dobbiamo ridefinire i nostri valori acquisiti e tendere attivamente al cambiamento. 

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