Torino, 1938. Ginia ha sedici anni e il futuro sembra offrirle infinite possibilità, ma sul presente (non solo il suo) incombono le ombre della Seconda guerra mondiale.
Ginia come tutti vuole innamorarsi, e trova il suo uomo in un giovane pittore. A condurla alla scoperta degli ambienti artistici della Torino bohémien è Amelia, una ragazza sensuale e provocante poco più grande di lei, ma diversa da tutte le persone che abbia conosciuto in vita sua e pronta a scuotere le sue certezze.
Divisa tra il senso del dovere e la scoperta di un desiderio che la confonde, Ginia è travolta da emozioni a cui non osa dare un nome. Durante la sua “bella estate” si arrende finalmente ai propri sentimenti, celebrando il coraggio di essere se stessa.