Mario Brunello realizza una performance nel Memoriale Brion e interpreta la Ciaccona di JS Bach in un dialogo inedito tra musica e architettura ai massimi livelli. Le riprese si svolgono nell’arco delle quattro stagioni e ogni movimento della Ciaccona è associato ad una stagione e ad un luogo del Brion: la primavera nella chiesetta, l’estate nel giardino, l’autunno nel padiglione sull’acqua. E infine l’inverno, con la nebbia che avvolge le forme e assorbe i rumori e i suoni fino al silenzio.
Il film restituisce un soffio di eternità con la fusione di musica, architettura e cinema, nella forma di un simbolismo potente e di grande coinvolgimento emotivo.