Año
2022
Una onirica “visione ad occhi aperti”, tra canto lirico e danza contemporanea, liberamente ispirata a “Il banchiere dei poveri”, primo libro del Premio Nobel per la Pace Muhammad Yunus, nel quale l’autore sogna di “segregare la povertà nei musei” attraverso un modello economico basato sul lavoro.
Nelle arie cantate si narrano gli esordi del microcredito e della possibilità data ad un gruppo di giovani donne di trovare un lavoro dignitoso come riscatto dal baratro della povertà.
Musica e direzione artistica di Paola Samoggia.